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A Bruxelles, il 5 febbraio, tra le soluzioni per garantire maggiore sicurezza negli ambienti ospedalieri, si è affrontato il tema dell’igiene e dei metodi di sanificazione, riconosciuto da tutti come uno dei tasselli fondamentali per combattere il proliferare dei batteri killer e ridurre il numero di casi di infezioni. Pur tuttavia i metodi di sanificazione tradizionali hanno mostrato i loro limiti nel controllo della contaminazione patogena, e pertanto si rendono urgenti e necessari metodi di prevenzione innovativi, efficaci e sostenibili, per salvaguardare la salute dei cittadini e contenere i budget destinati alla Sanità. Ecco quindi l’innovativo metodo di sanificazione che potrebbe dare una svolta al contenimento dei rischi avversi e limitare il proliferare di batteri multi-resistenti presenti negli ambienti ospedalieri. Si tratta del Sistema di sanificazione PCHS, messo a punto da COPMA, società di servizi di igiene ambientale attiva in Italia dal 1971, che consente di ridurre del 52% le infezioni correlate all’assistenza (ICA) contratte negli ambienti ospedalieri. Questi sono i dati rilevati dalla ricerca scientifica SAN ICA pubblicata a luglio 2018 sulla rivista scientifica Plos One.